5.1 Oggetto diretto / oggetto indiretto

n riferimento all'apprendimento del francese non è fondamentale essere in grado di distinguere tra un oggetto diretto e uno indiretto, poichè in realtà non esiste nessuna differenza tra francese e italiano. Nonostante ciò, quando parleremo dei pronomi personali dovremmo essere capaci di distinguere tra oggetto diretto e indiretto (e inoltre ci sono molte lingue, come russo, polacco, arabo, tedesco per le quali questa distinzione è essenziale).

A scuola si spiega la differenza tra il soggetto e i vari complementi in questo modo.

Al soggetto si deve concordare il verbo della frase, in genere e numero.

L'uomo legge un libro.
Gli uomini leggono un libro.

Maria legge un libro. Chi legge un libro? Maria

Il complemento di specificazione ha invece molte funzioni: descrive a chi appartiene una cosa (La macchina del mio padre), una quantità (un chilo di zucchero), di che cosa è fatto qualche cosa (una tavola di legno) o semplicemente precisa qualche cosa (la porta della casa). La domanda in questo caso è "di chi?di che cosa?"

È la macchina del mio padre. Di chi è la macchina? Di mio padre.

Il complemento oggetto italiano come quello francese non è marcato da una preposizione e non si distingue nella forma dal nominativo, per cui dipende strettamente dalla posizione in cui si trova.

Il cavallo vede il cane. <=> Il cane vede il cavallo.

Ciò può sembrare banale, ma non lo è. Nella maggioranza delle lingue il complemento oggetto si distingue dal nominativo e può pertanto cambiare posizione senza che il significato della frase cambi.

In questo caso la domanda quindi nuovamente "Chi? Che cosa?".

Vedo Maria. Chi vedi? Maria
Vedo un albero. Che vedi? Un albero.

Un altro caso è rappresentato dal compl. di termine. Esso è marcato dalla preposizione a, sia in francese ( à), che in italiano. La domanda è "a chi? a che cosa?

Do un libro a Maria. A chi do un libro? A Maria.

Parliamo di complementi diretti e indiretti per questo motivo: nel primo caso l'azione espressa dal verbo si riversa sul complemento direttamente, senza la presenza di preposizioni, che invece caretterizzano quasi sempre le costruzioni nelle quali ricorre un complemento indiretto.

Esistono due tipi di verbi: transitivi e intransitivi.

I secondi non richiedono un oggetto (Io vado), mentre i primi sì (Io mangio la mela). Tra questi alcuni prendono spesso semplicemente un oggetto diretto (es. vedere, mangiare, bere,etc. etc.), mentre altri si costruiscono quasi sempre con compl. oggetto e compl. di termine (ed. "dare". Io do questo a te)





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